No Words Can Speak. H.H. Lim. A cura di Carla Subrizi. 18.04.2023 – 11.07.2023

H.H. Lim, Lucy, 2022, carboncino su tela (dettaglio)

Installation view. Photo credit: Alessia Calzecchi

Installation view. Photo credit: Alessia Calzecchi

Installation view. Photo credit: Alessia Calzecchi

Installation view. Photo credit: Alessia Calzecchi

Installation view. Photo credit: Alessia Calzecchi

Installation view. Photo credit: Alessia Calzecchi

H.H. Lim, Enter the Parallel World, 2003-2016, video. Photo credit: Alessia Calzecchi

H.H. Lim, (sinistra) Parole in rosso, 2008, tecnica mista su tavola; (destra) Pensierino in nero, 2010, tecnica mista su tavola. Photo credit: Alessia Calzecchi

H.H. Lim, Pensierino in grigio, 2013-2014, tecnica mista su tavola. Photo credit: Alessia Calzecchi

H.H. Lim, Lucy, 2022, carboncino su tela. Photo credit: Alessia Calzecchi

NO WORDS CAN SPEAK
H.H. Lim

a cura di Carla Subrizi
18 aprile – 11 luglio  2023
Dal lunedì al venerdì ore 16.00 – 19.00
Via del Vascello 35, Roma

Fondazione Baruchello è lieta di presentare la mostra personale di H.H. Lim No Words Can Speak, curata da Carla Subrizi, che resterà aperta fino all’11 luglio 2023; all’inaugurazione saranno presenti l’artista e la curatrice.
Nella mostra, intitolata No Words Can Speak per richiamare il tema del linguaggio, sono esposte opere di H.H. Lim dal 1999, a partire dall’opera La via, al 2022, di cui alcune inedite e pensate appositamente per gli spazi della Fondazione. Attraverso una pratica che coniuga provocazione, ironia e mistero e aperta all’utilizzo di diversi media (dal video alla performance, dalla pittura alla scultura) Lim propone in questa occasione gli esiti di una ricerca artistica che porta avanti da diversi anni sulla parola: indefinita, inerte e misteriosa, se vista da sola come semplice scritta, diventa immediatamente complessa e piena di significato se un corpo, una voce le dà vita.
“In No Words Can Speak, l’artista, ci conduce in un universo di “assiomi” apparentemente convincenti ma che posti uno accanto all’altro, in più o meno attesi rapporti di scambio e relazione, rivelano la loro natura incerta: non sono dichiarazioni ma frammenti di un pensiero che si interroga e prova a capire dove trovare un possibile equilibrio tra parole che, nell’affollamento dei discorsi mediatici, parlano di un vuoto del linguaggio”. (Carla Subrizi)