A quel paese. Rogelio López Cuenca. A cura di Anna Cestelli Guidi. 12.03 – 13.06.2021

Venerdì 12 marzo 2021 la Fondazione Baruchello, in collaborazione con la Real Academia de España en Roma e Acción Cultural Española AC/E, inaugura la mostra A quel paese, a cura di Anna Cestelli Guidi.

Prima retrospettiva in Italia dell’artista Rogelio López Cuenca, l’esposizione si articola in tre sedi: un nucleo significativo di lavori esposto negli spazi dell’Accademia di Spagna, le due opere HOME SWEPT HOLE e No/W/Here sono installate alla Fondazione Baruchello e altri lavori sono visibili nello spazio pubblico della Città di Roma. La mostra inaugura venerdì 12 marzo simultaneamente presso la sede della Fondazione Baruchello dalle ore 16.00 alle ore 20.00 e presso la sede della Real Academia de España en Roma dalle ore 17.30 alle ore 20.30.

A quel paese si compone di pitture, installazioni, video, testi editoriali che illustrano alcune delle problematiche fondamentali e ricorrenti nella ricerca di López Cuenca, quali il viaggio, le politiche migratorie, la memoria storica, la speculazione urbana e la spettacolarizzazione della cultura in funzione del turismo, nel tentativo di sovvertire l’ordine costituito e aprire gli occhi sul “capitalismo delle immagini”.

Il leitmotiv che lega tutte le opere, nonostante l’uso da parte dell’artista di tecniche e materiali sempre diversi, è l’indagine sul linguaggio, sulla parola, sulla sua tradizione e traduzione. Prima di tutto poeta e secondariamente artista, López Cuenca gioca sui doppi sensi, sulla fonetica, sullo scarto di senso che permette la parola scritta e verbale. Si spiega così anche il titolo, A quel paese, che nella sua voluta ambiguità semantica diventa esortazione, imprecazione, invito ed è esemplare di quel “campo poetico espanso” che caratterizza il lavoro di López Cuenca.

Unendo segni e disegni, manipolando il gesto grafico e attribuendo significati diversi a parole e immagini, López Cuenca mira a ridestare le coscienze dal torpore indotto dalle sovrastrutture di cui siamo ormai succubi.

Tra le opere anche la Mappa di Roma, il sito web realizzato da López Cuenca durante il suo secondo soggiorno nella Capitale nel 2007, risultato dal workshop, a cura di Anna Cestelli Guidi e Carla Subrizi che attraverso un lungo laboratorio di circa sei mesi coinvolse studenti e curatori. La Mappa, che sarà consultabile nel corso della mostra grazie ad una postazione digitale, si presenta come una sorta di cartografia alternativa della città, volta non a istruire e informare, ma piuttosto a suscitare dubbi, contraddizioni e confronti, in modo da rileggere il tessuto urbano e sociale dell’Urbe attraverso eventi e fatti che attraversarono Roma negli anni Settanta.

La Fondazione Baruchello è dunque felice, in occasione di questa  mostra, di ospitare nuovamente Rogelio López Cuenca nei suoi spazi.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo bilingue in italiano e spagnolo con un’intervista all’artista a cura della curatrice, e testi di Marco Baravalle, Charles Bernstein, Maria Salgado e Carla Subrizi.

In programma a maggio anche il seminario Altercatografia, a cura di López Cuenca per giovani artisti e studenti di Belle Arti che amplia il lavoro della Mappa di Roma.

La mostra, prodotta dalla Real Academia de España insieme ad Acción Cultural Española AC/E, ha ottenuto il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma.