che sarà sarà. A cura di Stefano Collicelli Cagol con Michele Bertolino. Palazzo Re Rebaudengo, Guarene. 23.09.2023 – 19.11.2023

Gianfranco Baruchello, Murmur, 2015. Photo credit: Robert Glowacki

Gianfranco Baruchello, Murmur, 2015, dettaglio. Photo credit: Robert Glowacki

Gianfranco Baruchello, Murmur, 2015, dettaglio. Photo credit: Robert Glowacki

Palazzo Re Rebaudengo a Guarene ospita la mostra che sarà sarà organizzata dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Questo percorso presenta le opere di venti artisti attivi in Italia, abbracciando una vasta gamma di espressioni artistiche, dalla scultura all’installazione, dalla pittura al video. La mostra è stata curata da Stefano Collicelli Cagol, in collaborazione con Michele Bertolino, e si inserisce nella progettualità del Comitato Fondazioni Arte Contemporanea.

che sarà sarà si inserisce in un contesto più ampio, coincidendo con la tappa torinese del progetto Bel Paese. Promoting Italian Art Around the World. Questa iniziativa, nata dalla sinergia tra il Comitato e la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, mira a valorizzare e diffondere l’arte italiana a livello internazionale. La mostra è parte integrante del panorama culturale di SNODI.

In che sarà sarà, gli artisti coinvolti propongono visioni che sfidano e rimodellano il concetto di identità personale e collettiva. Attraverso le loro opere, essi delineano corpi in costante espansione e creano paesaggi alternativi, immaginando tempi in perpetuo mutamento. Il titolo stesso della mostra, un gioco di parole tra le canzoni Che sarà dei Ricchi e Poveri e Que sera sera di Ray Evans e Jay Livingston, evoca un futuro indefinito, forse già accaduto o ancora da scrivere, invitando il visitatore ad abbracciare l’incertezza, a lasciare andare il sé e ad aprirsi a possibilità inesplorate.

Palazzo Re Rebaudengo presenta inoltre un omaggio a Gianfranco Baruchello, Marisa e Mario Merz e Michelangelo Pistoletto. È presente quindi l’opera Murmur (2015) di Gianfranco Baruchello; una sagoma apribile di una testa che racchiude al suo interno un microcosmo di segni, disegni e parole, una rappresentazione del pensiero attraverso l’associazione libera di immagine e testo. Tale impostazione è visibile anche nelle altre quattro opere esposte realizzate a china su cartone e plexiglass, dal titolo Connect/Disconnect (Reverie, Question, Space, Movement)(2015).